Prescrizioni “bianche” dematerializzate dal 1° gennaio 2025

STEP 13. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 13. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata

Dal primo gennaio 2025 tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, e quelle definite “bianche” (in fascia C, non rimborsabili dal SSN), dovranno essere effettuate nel formato elettronico.

Questo è quanto emerge dall’art. 1, comma 317, della legge di Bilancio 2025*, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2024. Circa 488 mila medici chirurghi e medici odontoiatri sono quindi chiamati a dematerializzare le proprie prescrizioni farmacologiche (non quelle per visite ed esami) anche se, in attesa di più precise indicazioni operative da parte di ministeri e agenzie competenti, sarà possibile utilizzare transitoriamente la forma cartacea.

Legge 30 dicembre 2024 n. 207, art. 1, comma 317

Al fine di potenziare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva nonché garantire la completa alimentazione del fascicolo sanitario elettronico, tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, dei servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (SASN) e dei cittadini sono effettuate nel formato elettronico di cui al decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 2 novembre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del 12 novembre 2011, e al decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 30 dicembre 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 11 del 15 gennaio 2021.

Per meglio chiarire alcuni termini che verranno utilizzati, si fa riferimento al documento “Progetto Tessera Sanitaria – Web services per la trasmissione delle ricette dematerializzate – parte 1: prescrizione” del 5 dicembre 2024, pubblicato sul sito sistema TS: “Per ricetta dematerializzata s’intende un documento redatto in modalità informatica da un medico prescrittore, provvisto di una numerazione univoca, inviato a un sistema di accoglienza, il quale lo rende disponibile alle strutture di erogazione per la consultazione e, se sussistono le condizioni, per la sua chiusura in modalità informatica.

Di fatto si apre una nuova era, iniziata con la sperimentazione ai tempi della pandemia da CoViD19 e finalizzata a potenziare il monitoraggio all’appropriatezza prescrittiva, a garantire una corretta alimentazione del fascicolo sanitario elettronico e anche per una maggior praticità d’uso per gli assistiti. Quante volte è accaduto che i nostri pazienti ci abbiano telefonato per aver perduto la nostra prescrizione cartacea, piuttosto perché non era “chiara” la nostra calligrafia?

Vediamo ora di capire, in attesa che i software gestionali vengano aggiornati per l’emissione diretta di ricette bianche dematerializzate, come possiamo farlo dal sistema TS. Dovremo innanzitutto avere a disposizione lo SPID (sistema pubblico di identità digitale) o la CIE (carta di identità elettronica), in modo da poter accedere in rete all’area riservata ai professionisti del sistema TS all’indirizzo https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/home. Da qui, come potrete vedere nel tutorial, si dovrà accedere all’area dedicata alla compilazione della ricetta bianca elettronica, inserendo per prima cosa i nostri dati (numero di iscrizione all’albo, indirizzo e recapito telefonico), poi il codice fiscale e indirizzo del nostro paziente e infine la prescrizione farmacologica completa di posologia e diagnosi.

A questo punto il sistema genererà il numero ricetta bianca elettronica (NRBE), che potremo consegnare al nostro paziente stampandoglielo e consegnandoglielo a mano, piuttosto che inviandoglielo via mail o whatsapp (o qualunque sistema di messaggistica riteniate più opportuno). Un’ultima opzione potrà essere quella di comunicare al nostro assistito il NRBE, che potrà essere utilizzato in qualsiasi farmacia sul territorio nazionale.

È facile prevedere che ci saranno degli intoppi.

Primo fra tutti l’impossibilità del medico o dei nostri pazienti di poter accedere alla rete internet.

In particolare, occorrerà tenere in considerazione quella fascia di popolazione che non ha mai utilizzato internet, fatta soprattutto di over 65 anni, e/o che non possiede uno smartphone, strumento fondamentale per l’accesso a tale servizio.

In questi casi, in via eccezionale, potrà esser utilizzato il nostro vecchio ricettario cartaceo.

Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata

STEP 1. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 1. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 2. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 2. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 3. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 3. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 4. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 4. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 5. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 5. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 6. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 6. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 7. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 7. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 8. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 8. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 9. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 9. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 10. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 10. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 11. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 11. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 12. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 12. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 13. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata
STEP 13. Tutorial per emissione di ricetta dematerializzata