Il medico che assuma di aver rispettato le regole di diligenza e i protocolli ufficiali deve allegare le linee guida alle quali egli ha conformato la propria condotta professionale, al fine della verifica della loro correttezza e scientificità.
La Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 40708/2015 ha stabilito che per la valutazione della responsabilità medica in concreto occorre che il medico, imputato nel procedimento penale, produca nel giudizio le linee guida a cui si è attenuto, atteso che le stesse costituiranno parametro per l’accertamento dei profili di colpa ravvisabili nella condotta contestata. ●
Valentina Vitale
A cura di: Giovanni Pasceri