Curare la labiopalatoschisi e tornare a sorridere: l’obiettivo di Operation Smile

Il piccolo Pedro è uno dei pazienti curati grazie ai programmi medici di Operation Smile. Dal Venezuela è arrivato con la sua famiglia in Colombia, dove ha ritrovato la speranza in un futuro migliore. A Riohacha, grazie a un programma chirurgico di Operation Smile, ha ritrovato il suo nuovo sorriso.
Il piccolo Pedro è uno dei pazienti curati grazie ai programmi medici di Operation Smile. Dal Venezuela è arrivato con la sua famiglia in Colombia, dove ha ritrovato la speranza in un futuro migliore. A Riohacha, grazie a un programma chirurgico di Operation Smile, ha ritrovato il suo nuovo sorriso.

Intervista alla dottoressa Maria Costanza Meazzini, coordinatore scientifico del centro di cura Operation Smile di Milano

Dottoressa Meazzini, vuole illustrarci nel dettaglio le finalità della Fondazione Operation Smile Italia ETS?

Operation Smile è un’organizzazione internazionale, senza scopo di lucro, specializzata nella chirurgia e nella cura delle labiopalatoschisi. Fondata nel 1982, Operation Smile è oggi una delle più grandi organizzazioni umanitarie internazionali, su base volontaristica, che opera in campo sanitario. Grazie a una rete di più di 6000 volontari, crea le condizioni per favorire l’accesso a cure mediche chirurgiche nei Paesi a basso e medio reddito. La Fondazione Operation Smile Italia ETS, unica rappresentante in Italia del network internazionale Operation Smile, supporta l’impegno dell’organizzazione internazionale di cui fa parte, promuove iniziative di sensibilizzazione, ricerca e raccolta fondi per garantire il diritto di ogni bambino e di ogni persona di accedere a cure gratuite, sicure e di qualità, ovunque nel mondo.

La dottoressa Meazzini con una parte dell’equipe medica del centro di cura Operation Smile di Milano.
La dottoressa Meazzini con una parte dell’equipe medica del centro di cura Operation Smile di Milano.

Come opera il centro di cura di Operation Smile di Milano di cui lei è coordinatore scientifico?

Inaugurato lo scorso anno, il centro di cura italiano di Operation Smile è nato grazie ad un protocollo d’intesa tra la Fondazione Operation Smile Italia ETS e l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, all’interno di quello che già era il centro regionale per la cura delle labiopalatoschisi, fondato nel 1996 presso l’allora azienda ospedaliera San Paolo di Milano. È l’unico centro di cura che Operation Smile ha in Europa e, oltre a me, ha come responsabili il dott. Luca Autelitano, coordinatore clinico e la dott.ssa Angela Rezzonico, coordinatore della logopedia. Oltre a fornire assistenza diagnostica e terapeutica multidisciplinare per le malformazioni del volto, siamo anche hub europeo di Operation Smile per l’integrazione dei progetti di formazione professionale e di aggiornamento scientifico di medici e operatori sanitari volontari dell’organizzazione, con particolare attenzione ai professionisti dei Paesi a basso e medio reddito, nonché polo di ricerca scientifica in materia di nuove tecnologie, protocolli chirurgici e percorsi terapeutici nell’ambito delle malformazioni cranio-maxillo-facciali.

Dottoressa Maria Costanza Meazzini
Dottoressa Maria Costanza Meazzini

Quali sono le cause delle malformazioni congenite del labbro e del palato e come si curano?

Le cause di questo tipo di malformazioni sono sconosciute e si ritengono riconducibili a una combinazione di fattori genetici e ambientali. Questo difetto si verifica durante la gravidanza, solitamente tra la V e la IX settimana di gestazione. Si stima che il dato di incidenza sia di un caso ogni 750-800 nascite ma questo dato varia da paese a paese. Ogni caso di palatoschisi o di labioschisi deve essere valutato dall’equipe medica, così da delineare il percorso di cure più adatto per ciascun paziente. Il trattamento chirurgico può prevedere uno o più interventi. Nei casi in cui la palatoschisi si presenti assieme alla labioschisi – ovvero nei casi di labiopalatoschisi – gli interventi chirurgici sono almeno due: il primo per il labbro, il naso e il palato molle e il secondo per il palato duro e gengiva. Il primo intervento chirurgico avviene attorno ai 6 mesi, quando il bambino ha raggiunto un peso sufficiente. In presenza di schisi monolaterali, con ridotta ampiezza della schisi del palato duro, durante il primo intervento chirurgico è possibile procedere con la chiusura anche del palato. Il secondo intervento di completamento consiste nell’innesto osseo e avverrà verso gli 8-10 mesi. Nelle forme monolaterali più ampie e in tutte le bilaterali il bambino, durante il primo intervento, è sottoposto alla correzione del labbro, del naso e alla chiusura del palato molle, lasciando aperto il palato duro e la gengiva. Nel secondo intervento, attorno ai 24 mesi, verrà completata la chiusura del palato e della gengiva. Il preciso momento in cui effettuare questo secondo intervento è in funzione dello stadio di maturazione degli elementi dentari. La palatoschisi si cura con un intervento chirurgico che si esegue solitamente tra i 10 e i 12 mesi di vita del bambino. Nella maggior parte dei casi di palatoschisi un solo intervento chirurgico è sufficiente. La palatoschisi può essere associata ad altre patologie, come ad esempio problemi dentali, o di fonazione che richiedono assistenza in ambito di ortodonzia o logopedia.

La dottoressa Meazzini con una parte dell’equipe medica del centro di cura Operation Smile di Milano.
La dottoressa Meazzini con una parte dell’equipe medica del centro di cura Operation Smile di Milano.

Per approccio multidisciplinare alla patologia cosa si intende?

L’approccio multidisciplinare adottato nei centri di cura Operation Smile prevede cure multi-specialistiche che intervengono nei diversi ambiti di assistenza medica. Il centro di Operation Smile Milano è strutturato per poter garantire un approccio diagnostico e terapeutico multidisciplinare ai bambini affetti da malformazioni craniofacciali, con la collaborazione anche di psicologi dedicati ai piccoli pazienti e alle famiglie. I pazienti ricevono tutta l’assistenza necessaria, dalla diagnosi prenatale fino all’età adulta, senza dover “migrare” da un ospedale all’altro. I pazienti affetti da malformazioni craniofacciali sono sottoposti dalla nascita a fine crescita a un carico di cure importante, la selezione e la scelta di interventi mirati e personalizzati è fondamentale. Per fare questo, è necessario uno stretto lavoro multidisciplinare, che definisca la priorità degli interventi fra i diversi operatori. Il continuo confronto fra chirurghi, logopedisti e ortodontisti copresenti durante gli ambulatori permette di ottimizzare l’impegno dei pazienti nel percorso di cura. Uno degli scopi del team ortodontico del centro è la riduzione del carico delle cure sul paziente, un tema a me molto caro. Perché questo avvenga è fondamentale la stretta collaborazione con lo staff, in particolare con la chirurgia. Per esempio, una espansione in un paziente in attesa di innesto viene fatta solo nel momento in cui, insieme ai chirurghi, si è deciso che è giunto il momento di eseguire l’innesto d’osso in schisi. A quel punto, pochi mesi prima, si inizia il trattamento che aiuterà il chirurgo ad operare in modo più sicuro, efficace e con prognosi più favorevole.

La dottoressa Meazzini con una parte dell’equipe medica del centro di cura Operation Smile di Milano.
La dottoressa Meazzini con una parte dell’equipe medica del centro di cura Operation Smile di Milano.

Lei è presidente dell’ECPCA, il cui congresso si terrà il prossimo giugno a Milano. Vuole darci qualche anticipazione sui temi che saranno dibattuti?

Milano ospiterà il secondo congresso dell’European Cleft and Palate Craniofacial Association dal 24 al 28 giugno 2024. Molti esperti della materia condivideranno con noi la loro lunga esperienza mostrando i risultati a lungo termine del trattamento delle labiopalatoschisi, in particolare per quanto riguarda la logopedia, la crescita scheletrica e il burden of care, il peso di lunghe cure su pazienti complessi. Presenzieranno genetisti di fama internazionale e contribuiranno sensibilmente alla diffusione di nuove e preziose informazioni. Verranno analizzati i risultati delle fasi terapeutiche utilizzate nelle malformazioni craniofacciali, nella sequenza di Pierre Robin, nel trattamento di microsomie craniofacciali nelle sindromi di Crouzon, Apert, Pfeiffer e Beckwith Wiedeman. Saranno discussi molti temi di estremo interesse e sarà un’occasione per discussione e condivisione delle conoscenze. Sono in programma corsi e workshop sia per i chirurghi che per gli ortodontisti e logopedisti con un focus sulle nuove tecnologie oggi al servizio dei nostri pazienti come l’apporto dell’artificial intelligences, la pianificazione tridimensionale di interventi chirurgici, l’applicazione di nuove modalità ortodontiche a basso impatto visivo come gli allineatori.