Riabilitazione protesica post oncologica con epitesi facciale

Post-oncological prosthetic rehabilitation with facial epithesis

Protesica post oncologica con epitesi facciale
Protesica post oncologica con epitesi facciale
Scopo del lavoro:

L’asportazione di strutture facciali ha un impatto psicologico, fisico e sociale sulle persone colpite. Lo scopo della protesi maxillo-facciale è la riabilitazione fisica e psicologica dei pazienti, ed è considerata un approccio vantaggioso e non invasivo. Di seguito viene descritto un caso clinico di protesi oculare necessaria a causa dell’asportazione dell’occhio sinistro a causa di una neoplasia.

INTRODUZIONE

La perdita di un occhio può essere dovuta a un difetto congenito o acquisito, ad esempio un trauma o un tumore e comporta una deturpazione estetica del viso. Tutto ciò ha un impatto oltre che fisico soprattutto psicologico e sociale sulla vita relazionale del paziente.

Esistono tre diverse modalità chirurgiche per la rimozione dell’occhio in base alle necessità oncologiche e sono: l’eviscerazione, l’exenteratio e l’enucleazione (procedura eseguita per il seguente caso).

L’enucleazione si esegue in caso di tumori maligni orbitari e oculari e consiste nella rimozione chirurgica dell’intero contenuto orbitario e delle palpebre.

Per ridurre il trauma psicologico associato alla perdita di un occhio può essere realizzata e applicata una protesi oculare, il cui scopo principale è consentire il reinserimento nella società del soggetto poiché l’integrità del volto è un fattore importante nelle relazioni umane.

Una protesi ben adattata richiede una semplice manutenzione da parte del paziente, che consiste nella rimozione quotidiana della protesi per poterla detergere con acqua e sapone neutro.

La riabilitazione avviene mediante la fabbricazione di una protesi facciale personalizzata in silicone leggera, resistente, facile da fabbricare e colorare che può essere applicata direttamente sull’orbita.

Di seguito verrà analizzata la tecnica di fabbricazione della protesi oculare.

MATERIALI E METODI

Un uomo di 65 anni si è recato in cura presso la nostra struttura a seguito della perdita dell’occhio sinistro, dovuto a una neoplasia. All’esame clinico le condizioni della cute in corrispondenza della cavità orbitaria sono state considerate adeguate per accettare l’applicazione di una protesi oculare, realizzata attraverso varie fasi.

Inizialmente è stata eseguita un’impronta in alginato della cavità orbitaria per avere un modello in gesso dei tessuti. Sul modello viene modellata la parte che ricostruisce i tessuti mancanti (palpebre) in cera. Viene posizionato il finto bulbo oculare prefabbricato scelto con caratteristiche di dimensioni e colore simili all’occhio sano. L’insieme di queste procedure permette una pre-visualizzazione della futura protesi di cui si valuta l’adattamento.

L’aspetto più importante di questo passaggio è di copiare più fedelmente possibile le forme e l’orientamento dello sguardo dell’occhio sano in una posizione rilassata del paziente.

Tali rilevazioni vanno fatte con il paziente in piedi per cogliere una posizione più naturale possibile dello sguardo.

Una volta ottenuta una modellazione adeguata viene realizzata la muffola e preso il colore cutaneo per la realizzazione dell’epitesi definitiva. La protesi rifinita e lucidata è stata infine inserita e sono state apportate delle modifiche in base al comfort e all’estetica del paziente.

Il paziente è stato istruito su come posizionare, rimuovere e pulire la protesi (fig. 1, 2).

Fig. 1 Visione frontale pre-protesica.
Fig. 1 Visione frontale pre-protesica.
Fig. 2A Fasi della progettazione.
Fig. 2A Fasi della progettazione.
Fig. 2B Fasi della progettazione.
Fig. 2B Fasi della progettazione.
Fig. 2C Fasi della progettazione.
Fig. 2C Fasi della progettazione.
Fig. 2D Fasi della progettazione.
Fig. 2D Fasi della progettazione.
Fig. 2E Fasi della progettazione.
Fig. 2E Fasi della progettazione.

RISULTATI

La protesi oculare realizzata in modo personalizzato, pur presentando dei limiti legati alla durata nel tempo e alla stabilità del colore del silicone, risulta confortevole per il paziente in quanto è realizzata secondo i contorni del tessuto e non esercita pressione sulla cavità che ospita l’epitesi. La riabilitazione protesica ha un ruolo fondamentale nel recupero dell’identità personale e nel reinserimento nella società, in quanto la perdita di un occhio coincide con enormi costi sociali e personali: è un dolore profondo, fonte di depressione e di diminuzione della qualità della vita (fig. 3).

Fig. 3 Protesi finale.
Fig. 3 Protesi finale.

CONCLUSIONI

Il compito delle protesi oculari è di rendere la menomazione più accettabile e far sì che l’aspetto estetico del viso sia quanto più possibile simile a quello precedente, così da avere un’influenza positiva nelle relazioni personali e nel miglioramento della propria percezione da parte del paziente.

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6. Ciocca L, Gastaldi G., Restoration of facial defects with digital technology. Elsevier. 2022

Aim of the work:

Loss of the facial structures causes a psychological, physical and social impact on affected people. The aim of utilizing the maxillofacial prosthesis is the physical and psychological rehabilitation of these patients, being a beneficial and non-invasive approach. This case report shows the manufacturing of an ocular prosthesis required to replace the left eye of a patient surgically treated for a neoplasm.